Finito l’impalcato, Ponte di Genova operativo a luglio. Vassallo: infrastruttura fondamentale per il Mercato

Finito ieri l’impalcato del nuovo Ponte di Genova. Sarà operativo nel mese di luglio quando auto e tir potranno nuovamente tornare a percorrerlo, sanando una ferita che ha spezzato Genova, la Liguria e tutto il Paese.
” Lo abbiamo ripetuto spesso – sottolinea Giovanni Vassallo, presidente di Società Gestione Mercato – questa è un’infrastruttura fondamentale per il Paese ed è importante che gli obiettivi e il cronoprogramma, che meno di 2 anni fa sembravano impossibili,   siano stati rispettati in maniera tale da costituire un esempio di cui essere orgogliosi. Certo non viene da festeggiare, perché  la tragedia non si può dimenticare. Ma adesso possiamo tutti ripartire con una viabilità adeguata alle necessità delle persone e delle attività economiche”. 

Quando a luglio il nuovo Ponte sarà operativo, anche il Centro Logistico Agroalimentare a Bolzaneto ne risentirà positivamente.
” Non c’è dubbio. In questi due anni tutti gli operatori dell’ortofrutta hanno avuto il grande merito di rispondere alla perdita di un’arteria fondamentale per le loro consegne, moltiplicando e differenziando i servizi, in maniera particolare nel settore della logistica, nei confronti della clientela e dei consumatori finali – aggiunge il presidente di SGM  -. Da luglio, sperando che l’emergenza Covid-19 sia in parte superata, il nuovo Ponte sarà l’occasione per un tentare un ulteriore salto di qualità” .
Sarà una sfida doppia.
“Certo, perché si tratta di continuare a governare cambiamenti non semplici – conclude Giovanni Vassallo – Il settore dell’ortofrutta è da anni e sempre più sarà, malgrado la pandemia che rallenta l’economia ma accentua la competizione, un mercato globale in cui produzione, trasporto, lavorazione, logistica, distribuzione sono interconnessi.  Il recupero di questa infrastruttura strategica è dunque fondamentale per tutta la filiera. 

Cosi come è fondamentale il ruolo logistico che SGM può svolgere.   Per il Porto di Genova passano merci, compresa l’ortofrutta, per milioni e milioni di euro. Ma siccome Genova non ha retroporto, le merci se ne vanno a creare lavoro e ricchezza altrove.  Certo le dimensioni del Centro agroalimentare di Bolzaneto non consentono di realizzare una logistica di accumulo.  Ma è evidente che a luglio ci saranno – oltre che gli spazi per una logistica di prossimità, le competenze, le strutture, gli impianti, le aziende e le professionalità – le condizioni infrastrutturali per rilanciare servizi di connessione con tutto il nord Italia e verso la Francia che poche strutture possono vantare”.

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