Così il Il Secolo XIX in un articolo di Francesco Margiocco che ricorda il progetto promosso dal Mercato Ortofrutticolo di Genova in un contesto di boom di rifiuti da imballaggi in #Liguria, sottolineando la capacità delle diverse filiere di organizzare il riciclo. Ad esempio all’ultima edizione di BioEnergy Italy, salone delle tecnologie per le rinnovabili di Cremona, si è cercato di fare il punto sui 160 milioni di tonnellate di scarti agroalimentari l’anno e una loro possibile seconda vita. Un progetto che va in questa direzione – ricorda il Secolo XIX – vede coinvolti l’Istituto italiano di Tecnologia e la società che gestisce il Mercato Ortofrutticolo all’ingrosso di Genova, Sgm. E riguarda la produzione di plastiche da scarti ortofrutticoli, come bucce di arancia e di mela.
«La tecnologia funziona, il prossimo passo sarà passare dal prototipo al progetto industriale – sottolineano dall’ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA -. Dobbiamo raccogliere dati a sufficienza perché gli investitori possano costruire un business plan e proporlo all’industria. Sia noi che Sgm ci crediamo. Siamo convinti di poter cambiare il settore degli imballaggi e la gestione dei rifiuti organici”.
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