Sul Secolo XIX di oggi, mercoledì 8 ottobre, un ampio articolo che riprende i dati dell’Istat e dell’Osservatorio Waste Watcher su consumi e sprechi.
In un contesto nazionale dove nel 2024 gli sprechi sono aumentati dell’8%, spicca il modello messo in campo dal Centro Agroalimentare di Genova.
“ Rispetto ai consumi, Genova il 7% della popolazione è in difficoltà ad acquistare prodotti alimentari – spiega al Secolo XIX il presidente di Società Gestione Mercato, Gianni Vassallo -. E’ il dato più alto tra le città del Nord.
Sul fronte degli sprechi noi da dodici anni collaboriamo con la rete cittadina Ricibo, che raggiunge circa duecento associazioni contro lo spreco alimentare. Negli ultimi tre anni abbiamo recuperato qualcosa come 39 tonnellate di frutta e verdura, almeno 120 famiglie beneficiano regolarmente di quello che recuperiamo. I numeri in realtà sono maggiori, perché all’interno del mercato ci sono 26 aziende ortofrutticole e ognuna di loro ha rapporti diretti con associazioni di beneficenza. Ora però vogliamo rendere più semplice e al tempo stesso più efficiente questo sistema».
Nel mercato, che serve tutta la Liguria ma anche parte del Basso Piemonte, della Lombardia e della Costa Azzurra – sottolinea il Secolo XIX – è in corso una ristrutturazione finanziata dal Pnrr. La ristrutturazione ha, tra gli altri, l’obiettivo di ridurre i costi energetici e l’impronta ambientale del mercato, con pannelli fotovoltaici e pompe di calore, e di migliorare la conservazione e la gestione di frutta e verdura, e anche degli scarti. In sintesi: nuove celle frigorifere dove conservare tutti gli scarti e gli invenduti, di tutti i grossisti, e un sistema informatico perla loro gestione.
“ Tutto sarà centralizzato e digitalizzato – conclude Vassallo nell’intervista al giornalista Francesco Margiocco -. Tutte le onlus che hanno rapporti con noi potranno accedere con più facilità ai nostri servizi e ricevere la frutta e la verdura di cui hanno bisogno”.
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